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KARL-OTTO APEL

 

Un estratto (pp. 223-224) del saggio di Karl-Otto Apel, “L’etica del discorso come etica della corresponsabilità dinanzi alle costrizioni oggettuali di politica, diritto ed economia di mercato”, in ID, Lezioni di Aachen e altri scritti, trad. it. di Michele Borrelli, pp. 223-224.

L’architettonica dell’etica del discorso come etica della corresponsabilità riferita al contesto storico

La fondazione trascendentalpragmatica dell’etica del discorso mira a far sì che il principio morale del riconoscimento reciproco dei membri del discorso, in quanto equiparati e corresponsabili, sia vincolabile in generale. Ora questa fondazione suggerisce due diverse prospettive riguardo al dispiegamento necessario e possibile della co-responsabilità nel mondo. Distinguo tra una parte A orientata alla premessa controfattuale di una comunità comunicativa ideale e la parte B dell’etica del discorso riferita alle condizioni reali del mondo della vita. L’esplicazione di questa distinzione è, a mio avviso, di estremo significato in senso morale-filosofico, poiché qui si tratta di considerare il problema etico-di-responsabilità, come può essere ancora negoziato in modo moralmente legittimo in condizioni strategiche e costrizioni oggettuali sistemiche, quale domanda di fondazione per la costruzione dell’etica del discorso.

In questo senso, vorrei sottolineare che la parte B, in cui si tratta dell’orientamento dell’agire corresponsabile in rapporto alla situazione in condizioni morali-restrittive, non può essere introdotta, per esempio, come un’applicazione aggiuntiva di una, per così dire, etica pura del discorso che astrae precedendo la problematica della responsabilità nel mondo reale. (Un’opinione del genere potrebbe al più essere suggerita dalla concezione habermasiana del principio di universalizzazione della fondazione di norme come semplice “regolamento di argomentazione” per i “discorsi pratici”). Piuttosto, già nella parte A di fondazione dell’etica del discorso è senz’altro prevista un’applicazione riferita alla situazione delle norme da fondare discorsivamente e, in rapporto a ciò, anche una responsabilità per le conseguenze dell’uso di norme. Nella parte A di fondazione dell’etica del discorso si astrae, in verità, solo dalla possibilità che nel mondo della vita la pretesa di applicazione del principio di universalizzazione della fondazione di norme non sia accettata dai previsti partner del discorso, poiché, per esempio, preferiscono una soluzione strategica dei conflitti di interesse. Alla luce di questo sfondo, la parte di fondazione A dell’etica del discorso deve, pertanto, essere affiancata da una parte di fondazione B riferita al contesto storico, in quanto gli ideali premessi nel principio di universalizzazione relativi alle condizioni di applicazione della parte A dell’etica del discorso non sono in misura preoccupante (ancor) dati nel mondo reale.

     

 

 



KARL-OTTO APEL

Lezioni di Aachen e altri scritti

Apel, nelle Lezioni di Aachen e altri scritti qui raccolti, presenta la fondazione razionale ultima trascendentalpragmatica dell’etica del discorso quale risposta macroetica planetaria alla situazione dell’uomo nella situazione storica del presente, nonché la problematica complessa della sua applicazione, configurando una nuova originalissima architettonica di fondazione della filosofia pratica. L’intreccio di parte A (riferita alla comunità discorsiva ideale) e parte B di fondazione (riferita alla comunità discorsiva reale storicamente data) è di estremo significato nell’etica del discorso: da un lato, Apel considera il problema di fondazione del criterio, sciolto dal contesto storico, della comunità discorsiva ideale e della sua norma procedurale fondamentale (Grundnorm); dall’altro, però, la necessità di creare le condizioni reali di applicazione della norma procedurale fondamentale nel senso di un’etica della responsabilità riferita al contesto storico. Apel sviluppa così sia rispetto alle sfide esterne (crisi ecologica, globalizzazione, giustizia su scala planetaria, ecc.) sia rispetto alle risorse interne (riflessione morale) dell’etica un approccio rigoroso non solo capace di mostrare la possibilità di fondazione razionale ultima dell’etica del discorso, ma altresì capace di mostrare la necessaria eineludibile interconnessione tra comunità discorsiva ideale (parte A) e comunità discorsiva reale (parte B) per la soluzione di tutti i problemi del mondo della vita suscettibili di discorsività. Con questa originale proposta etico-discorsiva Apel apre ad un’etica trascendentalpragmatica non solo formale dell’intersoggettività (parte A), ma anche della responsabilità universalmente valida e che valuta le conseguenze e gli effetti delle conseguenze di azioni e comportamenti umani (parte B). Tale progetto trasforma l’etica del discorso in un’etica della corresponsabilità planetaria.